Come Masterizzare CD da Linea di Comando Linux

Poter fare una copia di riserva di un Cd-Rom, effettuare il backup dei propri dati, creare Cd di dati per distribuire programmi o altro materiale sono operazioni ormai indispensabili anche per l’utente medio. I programmi di masterizzazione sono estremamente diffusi su tutti i maggiori sistemi operativi e anche Linux non è da meno: gli strumenti di questo tipo sono numerosi ed estremamente potenti, nonché affidabili.

Come spesso avviene per quanto riguarda questo sistema operativo, tuttavia, è opportuno distinguere fra programmi da linea di comando, usati da terminale, e programmi basati su Gui, ovvero dotati di interfaccia grafica (menù, pulsanti.). Molto spesso questi ultimi non sono che delle interfacce per i primi, fenomeno non infrequente nei sistemi basati su Unix: in questo modo più programmi diversi possono condividere le medesime, solide fondamenta, al tempo stesso fornendo interpretazioni diverse della parte relativa all’interfaccia utente. I due programmi fondamentali per la masterizzazione di Cd-Rom sotto Linux, entrambi da linea di comando, sono: mkisofs: come suggerito dal nome (make iso filesystem), si tratta di un programma in grado di creare un File System ISO9660/Joliet/HFS su disco rigido, ovvero un’immagine Iso che potrà essere masterizzata in un secondo momento usando cdrecord o un altro programma similare. cdrecord: il programma effettua la masterizzazione vera e propria, scrivendo su Cd-R o riscrivibile un’immagine Iso o una serie distinta di tracce

Grazie a questi due programmi è possibile scrivere Cd sotto Linux sfruttando tutte le caratteristiche più avanzate del vostro masterizzatore: Cd multisessione, Track-at-Once (Tao), Disk-at-Once (Dao), Cd avviabili al boot, masterizzazione burn-proof, accesso a masterizzatori remoti. La lista di opzioni e caratteristiche è talmente lunga che vi rimandiamo alle rispettive pagine di manuale. Vediamo un rapido esempio usando mkisofs per creare un’immagine Iso a partire da una directory: [roby@odin rob
roby@odin roby]$ mkisofs -R -o 6 6 immagine.iso /home/roby/Documenti

Una volta terminata l’operazione, il programma ci propone un riepilogo con varie informazioni, tra cui, importante per una eventuale scrittura su Cd, le dimensioni totali dell’immagine:
A questo punto possiamo scrivere direttamente l’immagine su Cd-R o supporto riscrivibile con cdrecord:
cdrecord -v speed=8 dev=0,0,0 6 6 immagine.iso

Anche in questo caso il programma è prodigo di informazioni (si veda la videata in alto nella pagina precedente) e prima di procedere attende una decina di secondi, per permetterci di annullare l’operazione in caso di ripensamenti dell’ultimo minuto. A questo proposito, sappiate che sotto Linux potete anche controllare che l’immagine Iso sia priva di errori, in quanto è possibile montarla come dispositivo ed esplorarla come se si trattasse di un disco rigido separato:
mount immagine.iso -r -t iso9660 6 6 -o loop /mnt/iso

Dopo aver impartito il comando che precede (come root), possiamo spostarci in /mnt/iso e navigare al suo interno. Una volta terminato il controllo, sarà sufficiente digitare umount /mnt/iso (sempre come root) e, se tutto è in ordine, procedere con cdrecord come abbiamo visto prima. Tornando alla linea di comando relativa a cdrecord, avrete notato che, subito dopo l’indicazione della velocità del masterizzatore (speed=8), compare la stringa dev=0,0,0: quest’ultima è necessaria per indicare a cdrecord l’indirizzo del masterizzatore. Se non lo conoscete ancora, nessun problema, basta digitare cdrecord -scanbus, come nell’esempio che segue:
[roby@odin roby]$
Cdrecord 1.10 (i586-mandrake-6
6 linux-gnu) Copyright (C) 6
6 1995-2001 Jörg Schilling
Linux sg driver version: 3.1.21
Using libscg version ’schily-0.5’
scsibus0:
0,0,0 0) ’LG 6
6 ’ ’CD-RW CED-8120B ’ ’1.02’ 6
6 Removable CD-ROM
0,1,0 1) *
0,2,0 2) *
0,3,0 3) *
0,4,0 4) *
0,5,0 5) *
0,6,0 6) *
0,7,0 7) *

I più esperti avranno già notato che dev=0,0,0 assomiglia in modo sospetto a un indirizzo Scsi (bus, unità fisica, unità logica). Ogni dubbio in proposito scompare leggendo, nell’output di cdrecord -scanbus, la scritta scsibus0. Questo perché sotto Linux anche i masterizzatori Atapi, ormai i più diffusi in assoluto, sono visti come dispositivi Scsi grazie all’emulazione Scsi, che viene automaticamente abilitata nel kernel se, durante l’installazione, vengono individuati dispositivi di questo tipo. Normalmente cdrecord e mkisofs sono tenuti distinti, in pacchetti separati, all’interno delle varie distribuzioni Linux. In tempi recenti, tuttavia, cdrecord ha cambiato nome, diventando cdrtools: il nuovo pacchetto comprende, oltre a cdrecord stesso, mkisofs e altri programmi di supporto. Oltre a queste due applicazioni fondamentali, infatti, esistono diversi altri pacchetti interessanti per chi si occupa di Cd e Dvd.
cdrdao: un programma di masterizzazione specializzato nella modalità Dao (Disk-at-Once).
cdda2wav: questo comando, incluso nel pacchetto cdrtools, legge le tracce audio di un Cd e le scrive su disco rigido in formato .Wav, per una successiva manipolazione e/o per creare un nuovo Cd-Audio
cdparanoia: svolge lo stesso compito di cdda2wav, ma è incredibilmente meticoloso e pignolo (da qui il nome) nella fase di estrazione; molto utile nel caso di Cd-Audio danneggiati, o lettori non esattamente allo stato dell’arte
cdlabelgen: un semplice programma per la creazione di etichette per le custodie dei vostri Cd; usato da gcombust.
vcdimager: un insieme di programmi per la creazione di Video Cd e Super Video Cd a partire da archivi in formato Mpeg.
dvdrtools: nato da una costola di cdrtools, un progetto, ancora alle fasi iniziali, che mira al supporto dei dispositivi Dvd riscrivibili.